LEttera a papa francesco

Lettera dei costruttori di pace a papa francesco

Come Costruttori di Pace riteniamo sia doveroso e fondamentale, in questo convulso e drammatico momento, essere al fianco di Papa Francesco e supportare in ogni modo gli sforzi che sta compiendo per favorire il cessate il fuoco e la costruzione di un percorso negoziale tra l’Ucraina e la Russia.

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Beatissimo Santo Padre,
desideriamo rivolgerci a Lei con il massimo affetto e vicinanza per condividere alcune riflessioni sul tema della pace e del futuro dell’Ucraina.
Stiamo vivendo in un mondo attraversato da conflitti e lacerazioni, e anche noi “Costruttori di pace” riteniamo che la Sua guida sia fondamentale per favorire il cessate il fuoco e la costruzione di un percorso negoziale tra l’Ucraina e la Russia.

Costruttori di pace” è una comunità aperta e inclusiva di pratiche di pace, e ricerca di vie non conflittuali per mantenere e promuovere la pace, nata con Luigi De Giacomo ed a lui ispirata; egli, ben consapevole di dover lasciare di lì a poco questa esperienza terrena, per salire in cielo. venne a cercare in una udienza tenutasi nei primi giorni del 2022,  la carezza del Padre Nostro tramite le mani di Sua Santità, in sedia a rotelle e con le poche energie rimaste, assieme a Gigi De Palo ed a Marco Tarquinio. 

Sulla strada tracciata da Luigi De Giacomo e seguendo le parole di Sua Santità – “La pace deve essere costruita sulla giustizia, sullo sviluppo socio-economico, sulla libertà, sul rispetto dei diritti umani fondamentali, sulla partecipazione di tutti agli affari pubblici e sulla costruzione di fiducia fra i popoli” – ci siamo fatti parte attiva nel recapitare, il 21 settembre 2022 in occasione della Giornata Mondiale della Pace, un appello al Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, affinché esperisse ogni tentativo  possibile per l’avvio di iniziative diplomatiche in Ucraina.

Il nostro appello ad oggi è stato sottoscritto da più di 1500 persone, oltre che dai Sindaci dei Comuni di Giugliano (Napoli), Colleferro (Roma), Lecce, Livorno, Tivoli (Roma), Conca dei Marini (Salerno), Sesto Fiorentino (Firenze), Magliano Vetere (Salerno). Inoltre, grazie all’attività di pacifismo svolta sui territori, hanno deliberato di aderire alla nostra iniziativa i Comuni di Battipaglia (Salerno),Casoria (Napoli),Castel San Giorgio (Salerno),Castrolibero (Cosenza),Colleferro (Roma),Inverno e Monteleone (Pavia),Minori (Salerno),Pianoro (Bologna),Polla (Salerno), Reggio Emilia, Riparbella (Pisa),San Mauro Cilento (Salerno),Sant’Angelo Le Fratte (Potenza),Sessa Aurunca (Caserta) e Trevico (Avellino).

Lo stesso David Sassoli riteneva che vi fosse la necessità di “costruttori di pace ovunque nel mondo – persone che abbiano la capacità di ascoltare gli altri, di comprendere le loro esigenze, di trovare soluzioni pacifiche ai conflitti e di costruire ponti tra le comunità“. Parole che tutti, in particolare i politici europei, avrebbero dovuto prendere a riferimento in modo saggio sapendo che, come Lei ha sempre ricordato, la guerra è “il mostro che, col mutare delle epoche si trasforma e continua a divorare l’umanità” e che continuando così il mondo è destinato all’”autodistruzione”.

Nel nostro cuore speriamo che l’Ucraina possa divenire un territorio riconciliato, dove la coesistenza delle diversità sia incoraggiata e valorizzata. Un luogo in cui si respiri un clima di tolleranza, sicurezza e rispetto reciproco basato sul dialogo costruttivo, dove sia possibile il fiorire di iniziative che contribuiscano alla sana e giusta crescita economica e allo sviluppo sostenibile. Siamo fermamente convinti che sia possibile immaginare un futuro diverso, un futuro basato su un nuovo paradigma che ponga al centro il bene, la fratellanza e il rispetto della casa comune.

In questo fosco momento, apprezziamo e riteniamo particolarmente importante l’iniziativa che su mandato il Cardinale Matteo Zuppi sta portando avanti tra i due paesi belligeranti, ritenendo che “la chiave per la pace c’è e in fondo la cercano tutti, ma seppur ognuno ha una sua versione di pace, seppur sembri impossibile, alla fine bisogna trovarne una sola attraverso il metodo dell’ascolto, per conoscere nel dettaglio e senza preconcetti tutte le questioni”.

Riteniamo, anche noi, importante che questo cammino di pacificazione tra la Russia e l’Ucraina sia sostenuto da un impegno multilaterale a livello internazionale, basato sul dialogo, sulla condanna dell’uso delle armi per risolvere i conflitti e sulla cooperazione tra le nazioni per la costruzione di una pace duratura che investa nel bene comune.

Sposiamo pienamente il suo pensiero: “la pace non è solo l’assenza di guerra, ma un impegno costante per costruire relazioni di giustizia, fraternità e rispetto reciproco”, e siamo consapevoli che questo cammino richieda impegno e collaborazione da parte di tutti gli attori coinvolti, sia a livello europeo che internazionale. C’è un passaggio del suo scritto “Architettare la riconciliazione” che, in particolare, ci interpella: “C’è una “architettura” della pace, nella quale intervengono le varie istituzioni della società, ciascuna secondo la propria competenza, però c’è anche un “artigianato” della pace che ci coinvolge tutti”. Ecco, noi “Costruttori di pace” ci rimettiamo alla sua guida per forgiare azioni di pace, che possano offrire un supporto dal basso al processo di pacificazione che sta propiziando.  

La preghiamo di accogliere, Santità, la nostra vicinanza e disponibilità a promuovere ogni impegno per camminare insieme in questa direzione – per noi l’unica sostenibile – che, come Costruttori di Pace, già proviamo ad animare con le nostre iniziative.
Con rispetto, devozione e profonda umiltà.

I Costruttori di Pace